Guida Definitiva a Google Search Console: domina l’analisi SEO del tuo sito

Scritto da: Fabrizio Gabrielli

Google Search Console è uno strumento essenziale offerto da Google che aiuta i webmaster e i professionisti SEO a monitorare …

Google Search Console è uno strumento essenziale offerto da Google che aiuta i webmaster e i professionisti SEO a monitorare e ottimizzare la visibilità dei loro siti web nei risultati di ricerca. Originariamente noto come Google Webmaster Tools fino al maggio 2015, questo strumento è diventato cruciale per comprendere come Google vede un sito web, facilitando l’individuazione e la risoluzione di problemi legati all’indicizzazione, alla sicurezza e alla performance. Con l’uso di Google Search Console, possiamo non solo verificare la presenza del nostro sito nei risultati di ricerca, ma anche analizzare le metriche chiave che influenzano il posizionamento come gli errori di scansione, la velocità di caricamento, la reattività su dispositivi mobili e molto altro.

A computer screen displaying google search console dashboard with various data and graphs

La guida definitiva a Google Search Console si concentra nel dettaglio su come impostare un account, verificare la proprietà del sito e navigare tra le diverse sezioni che offrono analisi dettagliate. Questo include la comprensione di come Google esplora e indice il contenuto del sito e come ottimizzare le pagine affinché carichino velocemente e siano facilmente navigabili dagli utenti. Scopriremo come le sezioni dedicate alla usabilità e alla esperienza dell’utente siano strumentali per garantire che il sito soddisfi le aspettative del pubblico moderno in termini di accessibilità e design reattivo. Inoltre, la Search Console è vitale per gestire e proteggere la sicurezza del sito, offrendo agli amministratori gli strumenti per identificare eventuali problemi di sicurezza o attacchi dannosi, come il malware o lo spam nei risultati di ricerca.

Attraverso la Search Console, diviene possibile eseguire un’analisi meticologa e capire le domande degli utenti più frequenti (FAQ), ottimizzando così le pagine web affinché rispondano a queste esigenze, massimizzando l’opportunità di scalare le SERP (Search Engine Results Pages). Adottando questa guida definitiva, noi ci assicuriamo di avere tutte le conoscenze per utilizzare al meglio Google Search Console, per migliorare la presenza online e la visibilità di un sito web nei motori di ricerca.

Punti chiave

  • Google Search Console è essenziale per analizzare e ottimizzare la visibilità del sito nei risultati di ricerca.
  • Permette un’accurata verifica e gestione delle performance del sito, oltre alla risoluzione di problemi di sicurezza.
  • Facilita la comprensione di come migliorare l’esperienza dell’utente e rispondere più efficacemente alle loro domande.

Impostazione e verifica della proprietà

Prima di poter accedere ai dati e agli strumenti di Google Search Console, è essenziale verificare la proprietà del sito web che desideriamo gestire. Questo processo conferma la nostra autorità sul sito e consente di accedere a dettagliati rapporti sull’andamento e le prestazioni del sito nei risultati di ricerca.

Metodi di verifica

Per verificare la proprietà di un sito in Google Search Console, abbiamo diversi metodi a disposizione:

  1. HTML File Upload: Carichiamo un file HTML fornito da Google all’interno della directory principale del nostro sito.
  2. Domain Name Provider: Confermiamo la proprietà attraverso il nostro provider di dominio inserendo un record DNS fornito da Google.
  3. Google Analytics: Se già utilizziamo Google Analytics, possiamo verificare la proprietà sfruttando il codice di tracciamento associato al nostro sito.
  4. Google Tag Manager: Analogamente, se usiamo Google Tag Manager, possiamo utilizzare il codice container correlato per la verifica.
  5. HTML Tag: Inseriamo un meta tag HTML specifico nell’header della homepage del nostro sito.

Ciascun metodo richiede che abbiamo accesso diretto alle risorse del sito, come il server di hosting, il nostro account di Google Analytics o il provider di dominio.

Tipi di proprietà e URL Prefix

In Google Search Console possiamo aggiungere diverse tipologie di proprietà basate su come desideriamo che vengano raccolti e presentati i nostri dati:

  • Dominio: Includendo tutto il dominio e i sottodomini, con e senza “www”, https o http, e qualsiasi variazione di percorso (path). Questa è una visione complessiva dell’intero dominio.
  • URL Prefix: Consente di specificare un URL esatto o un percorso (prefix), incluso il protocollo (http o https) e, se presente, “www”. Offre una visione mirata su una parte specifica del nostro sito.

È importante scegliere accuratamente il tipo di proprietà per rappresentare correttamente il modo in cui il nostro sito viene visitato e indicizzato da Google.

Esplorazione e indicizzazione

A computer screen displays the google search console interface with various data and graphs, while a person's hand hovers over the mouse, ready to click

Prima di poter visualizzare i propri contenuti sui risultati di ricerca Google, è essenziale comprendere come Google esplora e indicizza le pagine del nostro sito. Gli strumenti forniti da Google Search Console ci permettono di monitorare questi processi con precisione.

Errori e copertura dell’indice

L’Indice Google è la raccolta di pagine web a cui Google si riferisce durante la generazione di risposte alle query di ricerca. È fondamentale che il nostro sito abbia una copertura dell’indice ottimale, significando che la maggior parte delle nostre pagine sia correttamente esplorata e indicizzata. Google Search Console ci offre il Report Copertura dell’Indice, un’utilità che ci segnala gli errori e le pagine escluse dall’indicizzazione. Gli errori comuni includono:

  • Errori di server (5xx): difficoltà dell’accesso al sito da parte di Google.
  • Errori di redirect (3xx): problemi con la reindirizzazione delle pagine.
  • URL bloccati da robots.txt: pagine che abbiamo intenzionalmente escluso dalla scansione.

Mantenendo una costante attenzione a questi alert, possiamo assicurarci che il nostro sito sia correttamente e interamente rappresentato nell’Indice Google.

Invio delle Sitemap e Robots.txt

La sitemap è un file che informa Google sulla struttura del nostro sito e sugli URL che desideriamo siano esplorati e indicizzati. Un invio puntuale delle sitemap tramite Google Search Console accelera l’indicizzazione di nuovi contenuti o modifiche, e garantisce che il crawl sia efficiente.

Il robots.txt è un altro file essenziale che indica a Google quali parti del nostro sito non devono essere indicizzate. Questo controllo è utile per:

  • Prevenire l’indicizzazione di pagine non essenziali o duplicate.
  • Gestire le risorse di crawl per concentrarsi sulle pagine più importanti.

È importante che entrambi i file siano correttamente formattati e accessibili attraverso HTTPS per assicurare che l’indicizzazione rifletta le nostre intenzioni di presenza online.

Ottimizzazione delle prestazioni

Prima di esplorare i dettagli, è essenziale comprendere che l’ottimizzazione delle prestazioni su Google Search Console riguarda l’analisi accurata del traffico e delle query di ricerca, nonché l’adozione di strategie mirate per migliorare il CTR e le impressioni. Questi fattori sono fondamentali per il successo SEO di un sito web.

Analisi di traffico e query

Analizzare il traffico e le query che portano visitatori al nostro sito ci permette di identificare le parole chiave più efficaci e le tendenze di ricerca del nostro pubblico. Il Rapporto prestazioni in Google Search Console offre dati dettagliati sull’Average Position (posizione media) di ogni query, sul numero di impressioni (visualizzazioni dell’annuncio o link nei risultati di ricerca), sul numero di clic e sul CTR (Click-Through Rate). Con questi dati, possiamo:

  • Identificare le parole chiave con alte impressioni e bassi CTR per ottimizzare i titoli delle pagine e i metatag delle descrizioni.
  • Riconoscere le parole chiave più performanti per produrre contenuti simili o correlati.
  • Utilizzare Google Analytics per un’analisi più approfondita del comportamento degli utenti una volta atterrati sul sito.

Il traffico qualitativo può influenzare il nostro Page Rank e migliorare l’Search Appearance del sito.

Miglioramento del CTR e delle Impressioni

Un CTR elevato implica che un buon numero di utenti che vedono il nostro sito nei risultati di ricerca decide di cliccare e visitarlo. Un alto numero di impressioni indica una visibilità elevata nelle SERPs (Search Engine Results Pages). Per migliorare entrambi, è importante:

  • Ottimizzare i titoli e le descrizioni con parole chiave pertinenti e call-to-action chiare.
  • Monitorare la Search Performance per analizzare l’impatto delle modifiche e apportare adeguamenti continui.

L’incremento del CTR spesso si traduce in un aumento del traffico organico, che è un indicatore chiave per Google nel determinare la rilevanza e la qualità del contenuto. Inoltre, migliorare le impressioni può aiutare a identificare opportunità per targetizzare nuove parole chiave o mercati.

Usabilità ed esperienza utente

Nella nostra analisi di Google Search Console, è fondamentale considerare quanto questi strumenti influiscano sull’usabilità e sull’esperienza utente dei siti web. Esaminiamo insieme come i dati forniti dalla Console possano essere utilizzati per ottimizzare tali aspetti.

Core Web Vitals e Mobile Usability

La componente Core Web Vitals è essenziale per comprendere e migliorare la qualità dell’esperienza utente su un sito web. I Core Web Vitals sono un insieme di metriche reali e specifiche che Google considera cruciali per la valutazione complessiva dell’esperienza di una pagina. Queste includono:

  • Largest Contentful Paint (LCP): misura il tempo di caricamento del contenuto principale di una pagina.
  • Interaction to Next Paint (INP): è un parametro che misura il tempo che intercorre tra l’interazione dell’utente e il successivo aggiornamento visivo della pagina. L’INP misura il tempo intercorso tra un’interazione dell’utente (come un clic) e il successivo aggiornamento visivo della pagina. In altre parole, indica quanto tempo ci vuole affinché il browser risponda a un’azione dell’utente con un cambiamento visibile.
  • First Input Delay (FID): valuta la reattività di una pagina agli input degli utenti. È un parametro ormai obsoleto, perché è stato sostituito dall’INP.
  • Cumulative Layout Shift (CLS): quantifica la stabilità visiva, evitando che gli elementi in pagina si spostino inaspettatamente durante il caricamento.

Un sito web con metriche Core Web Vitals ottimali è indicatore di alta esperienza per l’utente, indipendentemente dal dispositivo utilizzato.

Per l’usabilità mobile, è importante assicurarsi che il sito sia facilmente navigabile su dispositivi mobili. Google Search Console fornisce il report di Mobile Usability che segnala problemi come il testo troppo piccolo, l’uso di contenuti più larghi dello schermo, e l’impiego errato di HTML tag. Applicando le correzioni suggerite si garantisce un’esperienza piacevole e accessibile anche su smartphone e tablet.

Migliorie e dati strutturati

L’uso dei dati strutturati è un altro fattore rilevante per la user experience e il posizionamento di un sito. Questi ultimi aiutano i motori di ricerca a comprendere il contenuto delle pagine e a creare dei rich results, i cosiddetti “risultati arricchiti”, che aumentano la visibilità dei contenuti nei risultati di ricerca.

Nella Search Console, la sezione dedicata alle Migliorie include l’analisi dei dati strutturati. Qui è possibile verificare la corretta implementazione degli stessi, identificare eventuali errori e apportare i miglioramenti necessari. Una corretta applicazione dei dati strutturati contribuisce a informazioni di pagina più dettagliate e un incremento potenziale del traffico qualificato al sito.

Una user experience positiva è strettamente legata a come un utente interagisce e percepisce il sito. La Search Console aiuta noi webmaster e SEO a monitorare e migliorare questi aspetti, guidandoci verso una presenza web di successo e una maggiore soddisfazione dei nostri utenti.

Gestione e sicurezza del sito

Nella gestione di un sito, è cruciale monitorare e salvaguardare la sicurezza del dominio. Google Search Console offre gli strumenti necessari per eseguire queste operazioni con efficacia.

Questioni di sicurezza e azioni manuali

La Google Search Console svolge un ruolo fondamentale nel rilevamento di problemi di sicurezza che possono affliggere il nostro dominio. Problemi come il malware o gli attacchi di hacking sono immediatamente segnalati. In caso di azioni manuali, riceveremo notifiche che indicano la presenza di contenuti non conformi alle linee guida per i webmaster di Google. Questo ci permette di agire tempestivamente per risolvere la situazione, seguendo passaggi quali:

  • Verificare la presenza di software malevolo e rimuoverlo.
  • Assicurarsi che le pagine del sito non siano state modificate da terzi.
  • Consultare il rapporto sulle azioni manuali per comprendere la natura del problema.
  • Correggere le violazioni e richiedere una revisione del nostro sito.

Un aspetto essenziale della gestione è l’uso del tag “canonical”, che ci aiuta a prevenire problemi di contenuto duplicato, segnalandone la versione preferita a Google.

Collegamenti interni ed esterni

I collegamenti interni rinforzano la struttura del nostro sito e migliorano la sua navigabilità. La Search Console ci fornisce dettagli sui collegamenti interni più utilizzati, consentendoci di comprendere meglio come i visitatori si muovono all’interno del nostro sito. Una strategia ben pianificata di link interni può aumentare significativamente l’importanza di pagine specifiche ai occhi dei moteori di ricerca.

Per quanto riguarda i collegamenti esterni, ovvero i backlinks, la Search Console ci offre un quadro completo dei siti che linkano al nostro dominio. Questi dati sono vitali poiché i backlinks influenzano il nostro posizionamento nei risultati di ricerca di Google. Ecco alcune pratiche consigliate per la gestione dei link in entrata:

  1. Esaminare periodicamente i link in entrata per identificare aumenti o cali improvvisi.
  2. Valutare la qualità e la rilevanza dei siti che ci linkano.
  3. Disavoware link di scarsa qualità che possono influire negativamente sulla nostra reputazione.

Monitorare e ottimizzare questi aspetti del nostro sito attraverso la Search Console gioca un ruolo decisivo per mantenere e migliorare la nostra visibilità e sicurezza online.

Domande Frequenti

Google Search Console è uno strumento potente per i webmaster che consente di monitorare e ottimizzare la visibilità di un sito web nei risultati di ricerca di Google. Attraverso l’utilizzo di questo tool, possiamo comprendere meglio le prestazioni del nostro sito e come migliorarle.

Come si utilizza Google Search Console per migliorare la SEO di un sito?

Utilizziamo Google Search Console per migliorare la SEO analizzando i report di performance, che mostrano quali query portano gli utenti al nostro sito, e ottimizzando le pagine web in base a questi dati. Controlliamo anche la copertura dell’indice per assicurarci che tutte le pagine importanti siano indicizzate e risolviamo eventuali errori di scansione.

Quali sono le funzionalità principali di Google Search Console?

Le funzionalità principali di Google Search Console includono il monitoraggio della performance di ricerca, l’analisi delle query di ricerca che portano traffico al nostro sito, la verifica dell’indicizzazione delle pagine, l’invio di sitemap per facilitare la scansione e l’identificazione e la risoluzione di problemi di usabilità mobile e di sicurezza.

Come si possono interpretare i dati forniti da Google Search Console?

Interpretiamo i dati di Google Search Console esaminando le metriche chiave come impressioni, clic e posizione media. Rivediamo l’andamento nel tempo per ogni query per capire come modifiche al sito o tendenze esterne influenzino la visibilità. Usiamo questi dati per adattare le strategie SEO.

In che modo Google Search Console aiuta a identificare i problemi di sicurezza o di usabilità di un sito web?

Google Search Console ci aiuta ad identificare problemi di sicurezza notificandoci eventuali attacchi di malware o hack. Per l’usabilità, il report sull’usabilità mobile ci informa riguardo a problemi come il testo troppo piccolo o il contenuto più largo dello schermo, che possono danneggiare l’esperienza utente su dispositivi mobili.

Qual è il processo per verificare la proprietà di un sito web su Google Search Console?

Per verificare la proprietà di un sito web su Google Search Console, selezioniamo un metodo di verifica tra quelli proposti, che includono l’upload di un file HTML, l’aggiunta di un tag HTML al nostro sito, la gestione del provider dei servizi DNS, o l’utilizzo del nostro account Google Analytics o Google Tag Manager.

Come si possono configurare e monitorare gli alert di performance tramite Google Search Console?

Possiamo configurare e monitorare gli alert di performance all’interno di Google Search Console impostando notifiche personalizzate per tenerci informati su cambiamenti significativi, come variazioni nelle posizioni medie di ricerca o nei volumi di clic. Questo ci permette di essere proattivi nel risolvere eventuali problemi di performance in modo tempestivo.

Se vuoi saperne di più contattaci

Se vuoi scoprire di più sui segreti di Google Search Console oppure se vuoi far crescere il tuo sito online, non esitare a contattarci. Saremo lieti di proporti una strategia per la scalata del tuo sito online.

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Autore

Fabrizio Gabrielli

Mi piace camminare all'aria aperta, amo le penne stilografiche e la mia moto Kawasaki ER6-f. SEO Expert, Growth Hacking Manager e web marketing addicted. Dopo una ventennale collaborazione con svariate multinazionali, soprattutto dalla Germania e dagli USA, nel febbraio 2019 ho fondato Pistakkio®, che è marchio registrato in tutta Europa. Creo Valore nel posizionamento SEO di progetti web e faccio pubblicità online su Google Ads per le piccole e medie imprese del tessuto imprenditoriale local business in Toscana e in tutto il Centro Italia.

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