Realizzazione Siti Web per i Local Business
Voglio un sito web, da dove comincio?
Tempo di lettura stimato: 18 minuti
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Oggi realizzare un sito internet è un gioco da ragazzi, se si hanno le idee chiare su dove andare a parare.
Esistono piattaforme, ad es. WordPress, ma non solo, che permettono, non solo teoricamente, di andare online in un pomeriggio. Poi però arriva la sindrome della pagina bianca, che è uguale a dire: “E ora? Che cavolo faccio?”. Ossia, che ci scrivo nel sito? Che foto ci metto? E i video? Sì o no? Incorporati da un server esterno o nel proprio spazio di hosting?
In effetti costruire un sito e metterlo online, almeno nella sua struttura basilare, è una cosa da un paio d’ore. Ma poi, come sempre capita, ci si fa la domanda: hai voluto la bicicletta? E ora, pedala!
Che cosa ci fai col sito? Chi fa che cosa? Chi ci scrive? Il dipendente? Tu? Il cugino della tua nipote, che sta facendo uno stage su Scuola Cavallo Alato? Chi aggiorna le pagine? Ogni quanto tempo? Chi è che ti fa notare nel web?
Realizzare un sito fatto “a modino”, come si dice qua da noi in Toscana, cioè con tutti i crismi tecnici, è semplice. Il difficile viene dopo. È un po’ come i nostri nonni, che magari avevano un modo un po’ rude per dire le cose, ma poi erano anche genuini nel mettere a fuoco i problemi: la macchina non è a comprarla, è a mantenerla!
Voglio un sito, meglio ancora se è su WordPress
Oggi al Bar o, per stare al passo coi tempi, ai convegni e consessi di Confcommercio, Confesercenti, Associazioni di Imprenditori Locali, si parla anche di SEO, di campagne sponsorizzate e anche di WordPress. Lo sappiamo, perché ci bazzichiamo anche noi in questi ambienti e ci fa molto piacere che ci sia interesse su questi aspetti della digitalizzazione. Questo perché la digitalizzazione fa parte della famosa Ripartenza. Dopo le otto crisi che abbiamo subìto tutti, dal 2001 a oggi (non stiamo qui ad elencarle, ma se Tu sei un Imprenditore Vero, sai che non stiamo sparando cavolate).
WordPress è sulla bocca di tutti, o quasi, perché è versatile, e col tempo si è evoluto molto ed è passato dall’essere solo una piattaforma di blogging all’essere uno strumento tuttofare.
In teoria, ti diremmo di non dubitare e affidati a WordPress, poi però anche WordPress ha una certa curva di apprendimento. OK, noi ti facciamo anche un minicorso WordPress di 4 o 8 ore in azienda per spiegarti tutto per bene. Ma non esiste solo WordPress, anche se come piattaforma è il top. E WordPress ha anche dei difetti. Il problema è che i siti WordPress sono abbastanza facilmente bucabili dagli hackers, qualora non gli si faccia manutenzione, sia ordinaria che programmata. Per cui, se pensi di fare un sito e parcheggiarlo lì in garage, ti diciamo, lascia stare e fai altro.
Anzi, fai una cosa: continua a mettere su Instagram le foto con le dita a V con la faccia sorridente che vai alla grande e avrai frotte di clienti che ti contatteranno (se non si fosse capito, stiamo facendo dell’ironia).
Realizzare un sito per il Local Business
Gli americani, sempre loro, li chiamano business “brick & mortar”, cioè “mattoni e calce” o “mattoni e calcina”. Sta per i Business fisici, in “carne e ossa”, quelli col negozio e le quattro mura, che qualcuno potrebbe pensare fossero da secolo scorso.
In realtà, stiamo scoprendo, e non solo a causa della pandemia, che i Local Business sono in pieno fior fiore, stanno riscuotendo nuovamente un gran successo. Non ci crederete, ma anche noi, che normalmente siamo digitali tecnologici, abbiamo riscoperto il verduraio e il fruttivendolo del negozietto sotto casa, magari anche bio green!
Poi però c’è il digitale, appunto. Le persone, ormai, ti cercano su Google. Vuoi sapere come ti cercano le persone? Anzi, come cerchi tu stesso le attività di business? Te lo diciamo noi, anche perché analizziamo le stringhe delle ricerche, non solo dei clienti, ma anche direttamente su Google e con tools professionali della SEO. Si chiama Analisi dell’intento di ricerca e presto scriveremo un bell’articolo su questo argomento nel nostro blog. Ecco un esempio di ricerca:
“elettrauto Montecatini”
Ok, al posto di Montecatini, metteteci la città di vostro interesse. Da Empoli ad Arezzo o Montevarchi (per dire).
Oppure
“elettrauto vicino a me”
o ancora
“elettrauto qui vicino”
Ecco, adesso al posto della parola “elettrauto”, inserite la tipologia merceologica o di business di vostro interesse e le combinazioni diventano migliaia. Si fa presto.
“tartufo norcia”
“hotel cattolica”
“carne chianina firenze novoli”
Alla fine è uno schema o, come dicono appunto gli americani, un “pattern“. Diventa tutto un pattern, ma non per moda o per sfizio, ma perché rendendo schematica la procedura si riesce anche a ottimizzarla.
Un piccolo sito di una normale PMI locale, oggi, ha bisogno di essere guardato, come minimo, settimanalmente per alcune ore. Quante dipende. Dipende anche da fattori diversi, come ad esempio a che punto dello stadio di ottimizzazione SEO ci troviamo. All’inizio di una collaborazione c’è bisogno di lavorarci di più, dopo il lavoro è di aggiustamento, affinamento, diciamo si lavora di fino e di cesellatura. Il tempo per fare tutto questo ce l’hai? O non è meglio che se ne occupi una persona che, tra l’altro, sa dove mettere le mani?
La SEO non è una magia. I risultati arrivano. È un lavoro certosino di medio/lungo periodo. Ma abbiamo capito insieme che se vuoi fare un sito e mollarlo lì, siamo noi i primi a dirti di lasciar perdere. Tra parentesi: sei sicuro di avere bisogno di un sito? No, non vogliamo instillarti il dubbio amletico che ti tormenterà i pensieri notturni, goccia a goccia. Noi però ti sappiamo dare la risposta, perché anche in questo caso non esistono risposte assolute che vadano bene per tutti i Business.
Magari ti serve solo una landing page di vendita (costo, qualche centinaio di euro e via andare!). Ma se Insieme scopriremo che hai bisogno di un sito, un sito da Terzo Millennio, non un sito anni Novanta, anche e soprattutto come strategia, allora vedrai che per posizionare un sito ci vuole del tempo. Quanto? Diciamo da sei mesi a un anno (indicativamente secondo quella che è la nostra esperienza sul campo e per settori non troppo competitivi). Siccome pensiamo che Tu non sia nato ieri, se hai un’impresa edile e ci vieni a chiedere di posizionarti oggi sulla parola chiave “superbonus 110” oppure su “noleggio ponteggi edilizi”, di questi tempi la faccenda cambia! Non crediamo che tu sia tanto ingenuo da pensare che con qualche centinaio d’euro tu possa risolvere la faccenda. Per posizionarti su un settore come quello delle ristrutturazioni edilizie di questi tempi ci vogliono le carrettate di soldi da investire. Ci siamo? OK? Bene. Allora possiamo andare avanti. Non ci siamo? OK, allora Ciaone 👋🏻!
La pagina Facebook non serve più a nulla, se non sponsorizzi
Driiiiiinnnnn 🔔! Sveglia ⏰! Probabilmente lo avrai già capito, anche se non sei addetto ai lavori. Ma oggi se non sponsorizzi i post, la pagina Facebook riceve sì e no, lo zero virgola della platea dei tuoi Likes, che, detto tra parentesi, contano meno di zero, anche perché al 99% dei casi sono fuori target. La nostra pagina Facebook di Pistakkio Marketing ha meno di 100 Likes, ma sono tutti in target, con persone interessate che ci leggono con interesse, anche perché la maggior parte sono nostri Clienti. Anche qui, vale la regola del “pochi, ma buoni”. Piano piano ci si sta arrivando anche nell’online, dopo le abbuffate di Likes. Il discorso della privacy rientra, a margine, anche in questo discorso, ma non è questa la sede per parlarne. Ne torneremo a parlare nel blog.
Nel 2021 Facebook ha cambiato le regole della targetizzazione dovute alla privacy, riducendo ulteriormente la possibilità di targetizzare il pubblico. Piaccia o no, il politically correct (in buon italiano: il perbenismo) è entrato anche nel nostro mondo.
Possiamo capire che sia stata eliminata la targetizzazione per colore della pelle (fino a non molto tempo fa si potevano targetizzare i messaggi pubblicitari anche in base al gruppo etnico, oggi non più), ma adesso siamo arrivati forse all’eccesso in senso contrario, nel senso che se targetizzi gli imprenditori di contro agli operai, operi una discriminazione!
OK, e di questo a te che te ne frega (come imprenditore)? Te ne frega, perché dalla sera alla mattina Facebook e Google ti cambiano le carte in tavola, ti cambiano le modalità di targetizzazione e tu resti con un palmo di naso.
Il Tuo Sito è Tuo, è un Asset Aziendale
Ti basta il titolo? O vuoi che te lo spieghiamo? Oggi si sta tornando alle radici. Il Tuo Sito è Tuo e lì dentro, se ci sai mettere le mani “a modino” né Facebook, né Google, possono venire a metterci le mani e a dirti che cosa va bene e che cosa non va bene.
Il Tuo Sito è un asset aziendale (tra l’altro detraibile ai fini fiscali), non te lo può togliere nessuno, nemmeno Facebook/Meta o Google come l’attrezzatura del Tuo Local Business, ma va considerato di conseguenza. Per questo, se fai fare un sito e poi arrivederci e grazie, sei destinato al fallimento (ti auguriamo che sia solo online, anche se è molto probabile che sarà nella realtà!).
Noi di Pistakkio realizziamo siti per i Local Business in stile minimal: pochi fronzoli, poche animazioni, niente frizzi, lazzi e cotillons. Basta con gli slider e le animazioni. Oggi la velocità di un sito è più importante dell’aspetto visuale, perché la velocità di caricamento di un sito è un parametro di posizionamento per Google (avete mai sentito parlare di Core Web Vitals?). Vi ricordate che fine ha fatto Adobe Flash? Nel 2005 se non avevi un sito animato con Flash eri una nullità. Stiamo parlando dei siti di Ferrari, Alfa Romeo, Fiat. Tanto per dire. Oggi Flash è morto e sepolto.
Non molto tempo fa abbiamo avuto sotto mano un sito che caricava in 44 secondi. Ed era stato fatto da un’agenzia web di quelle super smart, in una grande città italiana. Come si fa a pretendere che le persone aspettino 45 secondi per vedere la pagina di un sito? Quanto sei disposto ad aspettare? Le ricerche tecnologiche in questo campo ci dicono che in media, se il Tuo Sito carica una pagina sopra i 3 secondi, già le persone iniziano a scappare. Se le pagine del Tuo Sito caricano oltre i 6 secondi, probabilmente stai perdendo già oltre il 50% dei visitatori.
Fare SEO per il Local Business è alti e bassi, sono le montagne russe
Ti facciamo vedere tre schermatine di un paio di siti. Il primo è l’analisi di velocità di questo sito da mobile. Il secondo è il classico sito Local Business da 200 pagine URL (che vuol dire sito mediamente piccolo). Velocità di caricamento: deficitaria.
I progressi all’inizio sono strabilianti, poi si arriva a un momento in cui la crescita si assesta. Come per tutte le cose Umane, non esiste la Crescita Infinita.
Anche per i siti è così. Ed è anche ovvio. Però, però, però. La sfida viene proprio dopo la crescita notevole che si ha nei primi 6-12 mesi. Dopo un po’ tra noi e il Cliente ci si guarda nelle palle degli occhi (come si dice in buon toscano), ci si mette a sedere e si commentano i dati dei tools professionali della SEO che utilizziamo. OK, e ora? È un po’ come tornare al gioco dell’oca in un loop. Solo che prima avevamo la pagina bianca e la sindrome dell’avere un sito perfettamente funzionante, ma con la pagina bianca da riempire.
Dopo 6-12 mesi, a seconda del progetto e a seconda del tipo di competitività del settore di Business, ci si guarda e bisogna ripensare un po’ le tattiche di azione, perché sopraggiunge una fase di ripensamento di come agire. Le analisi sulla volatilità dell’algoritmo le facciamo quotidianamente e le oscillazioni sono sempre notevoli. Si va a giorni. Un giorno è così, il giorno dopo, magari, è calma piatta.
Ah, ovviamente, stiamo parlando di SEO dal cappello bianco, cioè di pratiche che ti fanno crescere, ma in modo legale e duraturo. Perché, come abbiamo cercato di spiegare nella pagina della SEO Off Page, se usi le pratiche della SEO dal cappello nero, è assai facile che Google ti penalizzi.
È quindi arrivato il momento di sedersi a tavolino e ripensare la tattica, anche perché scoprirai che la volatilità del tuo posizionamento è sempre oscillante e viaggia sulle montagne russe.
Non fidarti di chi ti promette mari e monti. Anche noi abbiamo studiato le tattiche di vendita del marketing. Chi ti promette la prima pagina di Google, anzi la prima posizione, e poi sparisce dopo 6 mesi, è solo un venditore di tappeti, non un marketer, né una persona seria.
Come abbiamo avuto modo di spiegare in altre pagine del nostro sito, ci sono aziende che hanno dovuto cambiare il nome, per sparire dalla circolazione, perché avevano promesso la prima pagina di Google e poi non riuscivano a mantenerla. Per il semplice motivo che chi comanda è Google!
Noi non ti promettiamo la prima pagina di Google, e se anche ci arrivassimo in 6 mesi (in un settore non molto competitivo, ci si può arrivare), è sicuro che poi le cose cambieranno, anche perché i tuoi concorrenti non stanno fermi con le mani in mano e su Google ci vanno anche loro a darci un’occhiata.
OK, e allora? ‘Sto sito per il Local Business come lo facciamo?
Strategia, pianificazione, poche pippe, sito minimal, veloce. Testi sobri, anch’essi minimal. La vendita, i claim, gli hype, gli strombazzamenti del marketing li fai con le sponsorizzazioni, da farsi a parte, con pagine di vendita a parte!
Sul sito è inutile fare i fenomeni. Devi costruire fiducia, serietà. Poche promesse, ma serie. Oggi l’identità online equivale in tutto e per tutto a quella offline. Leggi meglio sopra.
Se vuoi fare un sito e parcheggiarlo lì, lascia stare. Perché i problemi da risolvere ci sono sempre. Guarda qui.
Poi, però, se ci lavori bene, i risultati arrivano.
Questo sito è ottimizzato bene, ma ci sono sempre problemi da risolvere. Non è che uno prende e la molla lì.
Quanto costa un Sito? E quanto costa fare la SEO?
Intanto sei arrivato a capire che nulla viene per nulla. I risultati arrivano, sì, ma non tutto e subito. Devi pensare a un sito come a un investimento in obbligazioni o titoli. Come ormai, purtroppo, vediamo, il nostro mondo digitalizzato ci ha persuaso che sia semplice avere tutto e subito. Una volta erano i giovani a pensarla così. Oggi capita di vedere questa cosa a tutte le età. Viviamo o non viviamo nell’era “liquida”?
Abbiamo visto insieme e avete imparato che la SEO non è solo automatizzata, non è spingere un bottone e tutto viene fatto da sé. Anche se sicuramente stiamo andando verso un’automatizzazione di alcuni compiti (servizi di alerting che ci avvertono del superamento di parametri tecnici e cose simili), dietro c’è sempre il Pensiero Umano, nella fattispecie di un professionista che ha studiato e continua a studiare tutti i giorni per stare al passo coi tempi. Anche perché, come potete immaginare, le cose cambiano alla velocità della luce e quello che valeva solo cinque anni fa, oggi è preistoria.
Che cosa occorra fare, dopo che gli strumenti tecnici ci hanno dato dei dati su cui lavorare, è la ricetta personale del professionista a cui vi affidate. Come per gli avvocati, per fare un esempio, non esiste una ricetta unica e univoca per vincere. Ma quando vi rivolgete a un avvocato o a un medico, la prima cosa di cui c’è bisogno è la fiducia. Meglio ancora se reciproca, perché si va meglio d’accordo. Quindi bene l’automazione dei processi e dei SEO Tools, che utilizziamo anche noi con profitto e soddisfazione. Ma poi dietro c’è sempre l’Uomo e la Mente Umana.
Sul discorso dei prezzi, si potrebbe dire: dipende. Torniamo all’esempio dell’automobile. Che cosa ci devi fare con l’auto? Estremizzando: ci devi andare sul ghiaccio in Finlandia a fare le derapate? Devi avere l’auto di rappresentanza per lavoro? O ti serve solo come status symbol da esibire al Bar dello Sport o in discoteca in riva al mare? Con l’e-commerce che cosa ci devi fare? Devi vendere ottomila prodotti o cento? In quanto tempo? E a chi? Dove? In Kamchatka o in Maremma?
E la SEO? Quanto costa la SEO? Stiamo preparando una pagina e un mini specchietto (non per le allodole!) dove descriveremo per filo e per segno l’investimento che è necessario per fare SEO “a modino” per il Tuo Business, a seconda del Tuo fatturato e di quanto velocemente vuoi crescere.
Un classico sito aziendale fino a 500 URL di una piccola e media impresa locale richiede 10-15 ore al mese di lavoro tecnico, sia On Page che Off Page. Ora calcola quanto costa andare dall’elettrauto dell’esempio di cui sopra e fatti due conti di quanto costa posizionare un sito. Insomma, se pensi di arrivare in prima pagina su Google con 50 euro al mese, fatti un giro! Scendi dal pero e vai su un sito di slot!
OK, allora sentiamoci e partiamo!
Dopo che hai letto tutto quanto, se sei ancora convinto di volere un sito e se non vivi tra le nuvole, allora chiamaci. Se le tue risposte sono sì, anche per il Sito nuovo, e non solo per la SEO di siti esistenti, noi ci siamo. E te lo faremo vedere, dati alla mano, con le schermate e i pdf di dati reali che condivideremo con te. Settimanalmente o mensilmente.
Ricordati che tutti gli investimenti in digitale sono fiscalmente detraibili come spese aziendali e in quanto tali non vanno considerati “costi”, ma investimenti. Chiedi al Tuo Commercialista di fiducia.
E tu che fai? Ci sei o credi ancora alle favole?